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Walk_In Life

se non si incontrano ostacoli, vuol dire che è la strada sbagliata.

Viaggio nella lingua di Dante con il Prof. Cacciari

Viaggio nella lingua di Dante con il Prof. Cacciari
Il linguaggio, a chi appartiene? Perché gli uomini ne hanno bisogno? Quando nasce? Risponde il prof. Cacciari, che ha attraversato quell’universo dantesco dove la parola, il linguaggio, è suono, è gesti, è Dio.  Perché è stato “El”, secondo Dante, il primo atto di parola dell’uomo, il più originario dei nomi di Dio, un primo nome, un inno di lode che contiene ogni possibile denominazione. Il linguaggio è prerogativa dell'uomo, nasce con e dentro l’uomo, ed è il segno tangibile della ragione umana. E allora perché gli uomini hanno bisogno del linguaggio? A questa domanda risponde il prof. Cacciari attraverso le parole di Dante, “ perché ognuno deve poter esprimere le proprie ragioni, perché la ragione non è un’entità comune, ma si diversifica in ciascuno di noi”.  Ma tra Dio e l’uomo c’è il Poeta, c’è Dante che affronta “il problema della lingua” mettendo in atto un’operazione intellettuale che possa dare forma alla lingua parlata, in continua mutazione, e trovare quegli elementi in comune alle varie parlate “volgari”, “dialettali” che possano permettere agli uomini di intendersi “ragionevolmente e stabilmente”. Ed ecco il Poeta, l’unico a poter porre in atto una tale operazione; il Poeta diventa, infatti, “fabbro” che prende il materiale delle varie lingue e sull’incudine dà forma alla parola che meglio può comunicare il pensiero soggettivo. Fare poesia è dunque “ fare la lingua”. La lingua italiana è fatta dai poeti, è nobile ed unica, è massima espressione del “genus italico” eppure sempre più assistiamo a quello che Italo Calvino, nelle sue lezioni americane, definisce: “una peste del linguaggio [… ]che tende a livellare l’espressione sulle forme più generiche, anonime, astratte,a diluire i significati, a smussare le punte espressive, a spegnere ogni scintilla che sprizzi dallo scontro delle parole con nuove circostanze”. MARIA GRAZIA BISCOTTI

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